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Turismo e gastronomia

I luoghi del nostro comprensorio della piana e delle colline tra Peloritani e Nebrodi (da S. Lucia del Mela a Montalbano Elicona), pur essendo catalogati tra gli itinerari turistici periferici, dispiegano agli occhi dei viaggiatori una stratificazione di presenze culturali che vanno dalla preistoria all’epoca greca (quando tra Mylae e Tyndaris esistevano Artemision, Longane e Abacoenum), dal medioevo fino al fiorire del liberty (e ai cambiamenti dell’ultimo secolo), epoche e reperti di un passato, in cui rivive la continuità della vita comunitaria nel suo intrecciarsi di culture e di stili.

La degustazione dei piatti tipici è un modo particolare di entrare in contatto con la popolazione, le sue tradizioni e il suo patrimonio. Attraverso l’esperienza dei sapori e degli ingredienti unici, che caratterizzano la cultura culinaria della nostra terra, è possibile scoprire consuetudini sociali ed economiche della nostra gente, che sono intrecciate con le ricorrenze religiose (Natale, Pasqua, feste patronali), o laiche (vendemmia, spillatura del vino, agrumicultura, conserve, ecc.), che ci rendono partecipi della civiltà mediterranea, di cui è simbolo il Seme d’arancia di Emilio Isgrò.

Gino Trapani

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