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Rintracciato un quadro inedito del pittore Gaetano Bonsignore risalente al 1836

Continuano le ricerche storico genealogiche del dottor Salvatore Scilipoti e che stavolta hanno permesso di rintracciare un discendente diretto del famoso pittore Gaetano Bonsignore che affrescò la chiesa di San Giovanni Battista, unico monumento Nazionale presente a Barcellona Pozzo di Gotto.


Questa scoperta ha permesso di individuare anche un quadro inedito realizzato dal Bonsignore nel 1836 ed ancora oggi, dopo quasi 200 anni, custodito dal discendente a cui Salvatore Scilipoti ha spiegato l’esatta parentela che lo lega al pittore.

Alcune notizie su Gaetano Bonsignore le abbiamo potute ricavare dal libro “La stirpa inicua” scritto da un suo omonimo nipote e pubblicato a cura di Antonio Franco Cassata e Nino Costa.

Il pittore, che ricordiamo per aver affrescato insieme ai figli le volte e l’ambone della stupenda chiesa di San Giovanni, era sposato con Giovanna Russo ed ebbe vari figli tra cui Fiilippo (anch’egli pittore) che, come evidenziato da Scilipoti, sposò Vincenza Vinci con la quale viveva a Messina dove nacque loro figlia Giovanna Bonsignore che riposa nel cimitero di Barcellona e a sua volta sposata con Don Vito De Salvo.


Da questa coppia nacquero l’Arciprete del vecchio duomo di San Sebastiano Francesco De salvo (fu in carica dal 1884 al 1897) e Antonio De Salvo che sposò Maria Aliquò , sorella del famoso patriota e giornalista Stefano Aliquò Ribera (Barcellona Pozzo di Gotto, 3 settembre1828Messina, 25 agosto1888) a cui il comune di Messina ha intitolato una via.

Da Maria Aliquò e Antonio De Salvo nacquero vari figli tra cui Anna che sposò il cav. prof. Pietro Gallo a cui fu intitolato l’istituto magistrale di via Madia e da cui discende il proprietario del quadro.

L’opera che è molto importante per la storia di Barcellona è stata dipinta su vetro e raffigura proprio la Madonna Addolorata che Gaetano Bonsignore dipinse anche sulla volta della chiesa di San Giovanni ed alla quale nel suddetto tempio è stato da sempre tributato un fortissimo culto.

Il dipinto è impreziosito dalla cornice originale sul cui retro possiamo leggere la firma del pittore e l’anno in cui fu realizzato.

Con questa interessante scoperta si aggiunge un altro importante tassello alla storia di un pittore locale che gli splendidi affreschi della chiesa di San Giovanni hanno reso immortale.

 
 
 

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