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Giugno 2017, celebrato il centenario dalla nascita di Alessandro Manganaro

Nella ricorrenza del centenario della nascita di Alessandro Manganaro, insigne cultore della lingua greca e neogreca, la Pro Loco e il Club Lions di Barcellona, con il patrocinio del Comune, della Giambra editori e della testata di 24live, ne hanno celebrato la vita e l’attività culturale. Il motivo conduttore dell’evento celebrativo è stato, appunto, l’apporto culturale che l’umanista ha fornito nell’affermazione di un certo fermento intellettuale che ha interessato il territorio barcellonese negli anni immediatamente successivi al secondo dopoguerra e che ha portato, tra gli anni 50-70, all’espressione di una significativa vitalità culturale sia nel teatro che nella poesia. Ad introdurre e moderare l’evento la Prof.ssa Flaviana Gullì, recentemente eletta Presidente della Pro Loco, intitolata proprio ad A. Manganaro. Dopo i saluti dell’Assessore Ilenia Torre e del presidente del Lions Club, Ing. Antonino Genovese, i relatori hanno illustrato i tratti peculiari della biografia di Manganaro, espressione della sua immensa cultura, proponendo un excursus della sua intensa attività e rilevando i legami con i più insigni intellettuali contemporanei, quali Bartolo Cattafi e Michele Stilo, ai quali ha fornito un indiscusso apporto culturale. E’ stata una dotta conversazione tra illustri relatori, quella che si è tenuta ieri, 11 giugno 2017, nella sala convegni del “ Parco Maggiore La Rosa” , arricchita dalla presenza del Prof. Sartori, grecista di Savona, e di Daniele Macrìs, Presidente della Comunità ellenica dello Stretto, ai quali dobbiamo il riconoscimento della pregnanza culturale dell’illustre barcellonese al di fuori del territorio cittadino. Testimonianza dell’umanità e della passione di A. Maganaro per la cultura classica è stata prodotta dagli interventi dell’avv. Celi, del  Prof. G. Trapani e della Dr.ssa Olga Nassis, che lo hanno conosciuto personalmente, e che hanno contribuito a mettere in luce il suo immenso amore per la conoscenza del mondo classico, e greco in particolare. Attraverso i loro interventi è emersa l’immagine di un maestro e di un umanista, che ha coltivato oltre all’amore per la Letteratura anche la passione per il Teatro, come dimostra la collaborazione con Michele Stilo nell’allestimento di alcune rappresentazioni teatrali, tra cui, come ha ricordato il Prof. Trapani, la traduzione della “ Trinummus” di Plauto, rappresentata al Teatro Mandanici nel 1951. Il prof. Sartori ha messo in evidenza l’assoluto valore pioneristico della traduzione in Italiano, dal neogreco, dell’opera “ I quaderni di guerra del sergente Costula” di Stratis Myrivilis, realizzata da Manganaro e pubblicata dalla Mondadori nella Collana “Medusa” (1965), soprattutto considerando che egli operò in un periodo in cui non disponeva degli stessi strumenti che ha a disposizione un traduttore moderno. Inoltre Sartori ha elogiato la qualità e la completezza del lavoro del nostro grecista, divenuto punto di  riferimento per la sua vita culturale e professionale. Daniele Macrìs, ha riferito sull’interesse del Manganaro per la lingua neogreca, facendolo risalire all’influenza del Prof. Lavagnini, suo docente di greco all’Università di Palermo, che lo aveva avviato alla conoscenza del neogreco, essendo stato incaricato dal Governo italiano di ricucire i rapporti tra Italia e Grecia. Particolarmente intenso e coinvolgente è stato il momento in cui Olga Nassis, ha letto un inno greco tradotto dal Prof. Manganaro. Ha concluso i lavori Andrea Italiano, critico d’arte, che ha focalizzato l’attenzione sulla tesi di Laurea di Manganaro, discussa presso l’Università di Palermo, sulla chiesa barocca di S. Francesco Saverio in Palermo e sull’architetto Angelo Italia. Il grande valore del grecista e il notevole contributo dato all’affermazione della cultura barcellonese a livello nazionale sono stati confermati dall’attenzione con cui il pubblico ha seguito gli interventi, che hanno messo in luce tutti gli aspetti della figura dell’intellettuale, la biografia, gli interessi culturali, la professione di docente del Liceo Classico “Valli”, l’opera, l’originalità.

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